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Ho conosciuto Daya a Verona. Stavo camminando per gli stand di Fieracavalli, la più importante manifestazione equestre italiana. Curiosavo qua e là cercando qualcuno che avesse la mia stessa idea del rapporto con i cavalli, qualcuno che vedesse in quell'animale maestoso un maestro spirituale, qualcuno che sapesse come connettersi a quell'energia straordinaria per usarla in modo evolutivo. Un'idea un po' bizzarra, forse. Ma stavo lavorando da qualche tempo sull'energia universale, sul suo potere risanatore, sull'idea del nostro guaritore interiore (...) Sono inciampata nello sguardo di Daya: puro e limpido, ma al contempo severo e indagatore. Mi ha spiegato cosa faceva con quella passione che mette in ogni cosa che fa, anche nelle pagine dei suoi libri. Mi ha parlato dei suoi cavalli Tristano, Swami, Luna, del suo centro e di come lo aveva creato. Ho capito che avevo incontrato una persona unica. Faccio la giornalista da trent'anni e so distinguere chi è davvero autentico da chi cerca di bleffare per ingannare se stesso e gli altri. E Daya ha imparato tutto ciò che sa guardandosi dentro così come ognuno di noi dovrebbe fare. (Federica Lamberti Zanardi Giornalista e scrittrice)